Butterfly watching nelle Alpi
Sebbene non studi dal punto di vista tassonomico i lepidotteri, non posso fare a meno di esserne attratto e quindi di cercare di conoscerli meglio, soprattutto da quando, da tre anni a questa parte, sono stato di nuovo irresistibilmente attratto da questo gruppo che per primo aveva suscitato la mia passione per gli insetti.
Tra tutti i luoghi naturali che amo sicuramente uno occupa un posto speciale, le Alpi. Non so esattamente perché, sarà perché un’altra mia grande passione è proprio la montagna o sarà perché le Alpi ospitano una fauna straordinaria, ma queste montagne mi attirano con una forza irresistibile e qualche volta all’anno sento il bisogno di andarci.
Perché quindi non dedicare un articolo alle farfalle alpine? Chi non è mai stato a fare una passeggiata sulle Alpi almeno una volta? Bene, vi assicuro che se mai proverete durante una passeggiata in montagna e fare qualche sosta per osservare le farfalle e fotografarle, non potrete non desiderare di tornarci quanto prima.

Veduta dell'alta Val Genova, con il ghiacciaio dell'Adamello
Le Alpi sono uno dei hotspot di biodiversità più importanti d’Europa, ospitano infatti moltissime specie endemiche (ovvero presenti solo in un luogo ristretto) e altre specie che si sono rifugiate qui durante o dopo l’era glaciale. Sulle Prealpi infatti, le montagne scoscese e che si trovano tra la pianura e la Alpi in senso stretto, spesso non erano coperte dai ghiacciai come il resto delle altre cime, e costituivano delle vere e proprie isole per gli insetti, che vi si sono stabiliti durante l’ultima glaciazione. Queste popolazioni poi, a causa dell’isolamento, sono spesso diventati specie diverse.
Altri insetti ancora, adattati a climi freddi, dopo il riscaldamento seguente all’era glaciale, hanno trovato nelle Alpi l’unico luogo abbastanza freddo per poter sopravvivere e sono oggi fortemente minacciate dai cambiamenti climatici.
Ma adesso…diamo spazio alle foto!


Lycaena virgaureae - bellissima Lycaena tipica delle zone di montagna

Lycaena subalpina - molto frequente sui fiori in giugno e luglio


Colias palaeno - maschio (in alto) e femmina (in basso) al mattino presto. Questa specie è tipica delle torbiere e in Italia è limitata all'arco alpino.


Boloria napaea - maschio ad ali chiuse (in alto) e femmina ad ali aperte (in basso)

Albulina orbitulus - raro licenide tipico delle alte quote mentre beve lungo un sentiero


Erebia euryale - una delle farfalle alpine più comuni, ad ali chiuse (sopra) e aperte (sotto), nei mesi di luglio e agosto sui fiori è una delle specie più facili da vedere.

Polyommatus eros - un bellissimo licenide tipico delle montagne. Il maschio ha colori sgargianti, mentre la femmina, molto più elusiva, è marrone con alcuni disegni gialli e bianchi.

Carterocephalus palaemon - un esperide anche in questo caso tipico delle Alpi
Vi lascio con una foto di un Parnassius apollo, simbolo delle farfalle di montagna, fotografato in questo caso negli Appennini settentrionali, ma che è frequente anche sulle alpi.
